Categoria: Architettura

Nuove identità architettoniche in Cina

Una robusta economia e una notevole flusso migratorio stanno alimentando un boom di costruzioni nel Paese. Ma il proliferare delle nuove strutture la dice lunga sui mutamenti della società cinese, importanti quanto gli stessi edifici. Dagli sbalorditivi blue-chip projects ad edifici le cui strutture conferiscono un nuovo volto alla capitale. Il video è emblematico.

Pechino pronta all’inaugurazione del nuovo stadio

8 Agosto 2008. L’evento tanto atteso è ormai alle porte: le Olimpiadi inaugureranno lo Stadio di Pechino, opera degli architetti Herzog & de Meuron. Lo stadio ha come principale caratteristica la sua copertura, indipendente dalla struttura interna, che lo rende paragonabile ad un nido. Si presenta infatti come una mastodontica griglia di elementi d’acciaio chiusa da uno strato di materiale semi-trasparente; dispone di un sistema di recupero dell’acqua piovana e di protezione dell’interno dal vento. L’interno dello stadio può ospitare 91.000 spettatori tutti con posto a sedere coperto, che diventeranno 80.000 al termine dei Giochi olimpici, dopo dei lavori di ridimensionamento.Lo stadio occupa una superficie di 250.000 m2, è largo 220 metri, lungo 330 metri e raggiunge con la copertura i 69,2 metri di altezza, pur essendo la pista di atletica sotto il livello del terreno.

Burj Dubai Skyscraper: il grattacielo più alto del mondo

Burj Dubai è già il grattacielo più alto del mondo, anche se è ancora in fase di costruzione. Burj Dubai il 1 Settembre 2008 ha raggiunto 694,5 m. L’altezza ufficiale non sarà annunciata prima di Settembre del prossimo anno.

L’ Arpa di Re David di Santiago Calatrava

E’ il nuovo ingresso di Gerusalemme, quello che porta dritti nel cuore antico della città: il ponte costruito dall’archistar Santiago Calatrava per la città millenaria. Lo ha disegnato con un singolo pilone inclinato che crea una chiara visuale verso il territorio urbano. I tiranti hanno una forma parabolica che si sviluppa tridimensionalmente nello spazio amplificando l’impressionante impatto visivo del ponte. L’intera struttura con i suoi tiranti suggerisce la forma di un’arpa gigantesca, l’arpa di Re David, come simbolo della città santa.

Dubai: il ponte ad arcate più alto del mondo

Si aggiunge un ponte alla lista delle strutture che lo studio Fxfowle sta costruendo a Dubai, dopo aver vinto un concorso internazionale indetto dall’Emirato. Il ponte, Sheikh Rashid bin Saeed Crossing, lungo un miglio ed alto 673 piedi, quando sarà completato, probabilmente nel 2012, sarà il più alto ponte ad arcate del mondo. Sei le corsie lo attraverseranno da entrambi i lati, più due binari per una ferrovia leggera. La parte destinata ai pedoni sarà posta sotto il ponte per proteggere i pedoni dal sole.

Mobile Art Pavilion di Hong Kong targato Zaha Hadid

Simile a una navicella spaziale, il nuovo contenitore di arte contemporanea progettato per Chanel, inaugurato lo scorso febbraio, offre un’esperienza sensoriale collettiva. Come ispirazione, l’archistar Zaha Hadid, ha usato la borsa trapuntata della casa di moda internazionale, tra le griffe più famose al mondo per la scelta dei materiali e dei colori e per l’eleganza dello stile. Nella sua ricerca della dinamicità e fluidità degli spazi, ben integrata nelle sue sperimentazioni, dove umano e naturale ben si sposano con le più moderne tecnologie, Zaha Hadid riesce a trasformare l’idea del futuro con nuovi concetti spaziali e forme visionarie che ci trasportano in un altro mondo, evocando esperienze uniche e originali. Un nuovo linguaggio, quello usato dalla Hadid, che genera una sensualità scultorea.

Serpentine Gallery: un padiglione firmato Gehry

Al Padiglione della Serpentine Gallery di Londra, verrà inaugurata l’installazione provvisoria  nei giardini di Kensington il 20 luglio. Si tratta della prima opera realizzata in Inghilterra che porta la firma di Frank Gehry. Legno e vetro, si combinano in una molteplicità di assi e pannelli in diverse angolazioni: un suggestivo spazio tridimensionale. E’ disegnato come sede di incontri culturali, eventi musicali e teatrali, per «qualcosa di più di un semplice anfiteatro».
“Il Padiglione – spiega l’autore del progetto – consiste in una struttura di legno che funge da percorso urbano attraversando il parco sino alla Galleria. All’interno, coperture vetrate sostenute dai pilastri di legno assicurano protezione da pioggia e vento nonché ombreggiamento nelle giornate particolarmente soleggiate”.
Una volta all’interno, il visitatore può sostare su aree terrazzate immaginate su entrambi i lati che si affacciano sulla strada. Per la sosta dei visitatori Gehry ha inoltre ha progettato cinque piattaforme sopraelevate, situate lungo il perimetro della struttura, che possono essere utilizzate anche come palcoscenico o aree di ristoro.

Arte per le strade di South Bank

Gli architetti David Adjaye e David Chipperfield  sono a lavoro: due ampi  padiglioni provvisiori previsti su entrambi i lati  del centro di Southbanck a Londra, a Settembre per un’iniziativa di design chiamata Size & Matter, progetto  facente parte del London Design Festival. I padiglioni resteranno fino  al Frieze Art Fair a Ottobre. Entrambi i padiglioni saranno abbastanza ampie per  ospitare il pubblico entrante. Il direttore del festival, Ben Evans: “Più di 13 milioni di persone passeggiano per le strade di South Bank, e Size & Matter è una grande opportunità per portare innovazione in architettura per un pubblico più ampio. Noi deliberatamente non abbiamo dato ai designers un progetto funzionale: questi padiglioni sono puramente un’ espressione di forma.”

Un nuovo stadio in Inghilterra: Herzog & de Meuron

Fra poco più di un mese, il nuovo stadio di Pechino, ultimo capolavoro di Herzog & de Meuron farà da scenario alle Olimpiadi, ma gli architetti svizzeri sono già all’opera. Si tratta di un nuovo stadio che sorgerà sul waterfront di Porstmouth, in Inghilterra. La struttura comprenderà un exhibition centre, spazi residenziali e persino un parco acquatico.

Napoli: da discarica urbana a salotto chic

Dominique Perrault, l’archistar francese, ha un obiettivo: riqualificare il capoluogo campano, riportare agli antichi fasti una città sepolta da una “munnezza” reale e simbolica. “Trasformerò la qualità dello spazio urbano e sociale di Napoli –  ha dichiarato nel penultimo giorno di lavori del Congresso mondiale dell’architettura di Torino”. La sfida consiste nel fare della pericolosa e abbandonata Piazza Garibaldi, l’area principale di transito cittadino, il nuovo centro di Napoli. Nell’area di Garibaldi – uno spazio di 400 metri per 160 – si concentrano cinque stazioni: quella ferroviaria, due linee della metropolitana, la circumvesuviana e la futura stazione dell’Alta Velocità. All’esterno, c’è uno degli snodi principali per i mezzi pubblici.
Il restyling (che dovrebbe essere pronto alla fine del 2009) punta sulla costruzione di un «salotto alle porte della città» su due livelli: una galleria di collegamento tra la città superiore e il nodo di interscambio inferiore, illuminata con luce naturale, con centri commerciali, negozi, bar, ristoranti, e circondata da alberi metallici.

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