Rivoluzione a Lisbona

Lisboa 62 – foto Francesca Vezzani

Lisbona si sta affermando rapidamente come una capitale del design a livello mondiale. La città si muove a ritmi velocissimi, con eventi internazionali, nuovi spazi creativi e l’apertura di design hotels. E’ una città giovane e vibrante, dove spiccano donne creative come Guta Moura Guedes, direttrice di Experimenta Design, appuntamento biennale da non perdere per designer maniaci, o Barbara Coutinho, direttrice del nuovo MuDE, museo della Moda e al Design situata nella centralissima Baixa e da non perdere per tutti i fashion victim, con mostre e eventi di tendenza, internazionali, legati al passato e al futuro.
La metomorfosi si concentra intorno al Porto e alla zona di Alcantara. Un restyling globale, con un mix di interventi pubblici e privati per una nuova capitale. La visita inizia con le archeologie industriali del LX studio, una strada di vecchi magazini trasformati in atelier, loft, lounge bar e negozi alternativi. Da non perdere il nuovo Museo d’Oriente, vecchio magazino per lo stoccaggio del baccalà traformato in contenitore per Arti Orientali dal maestro Luis Carillo da Graça, o ancora il Santos Design District, animato da decine di piccoli negozi, stilisti e designer indipendenti.
Il divertimento notturno è indiscutibilmente alle Docas: un vero hub di divertimento e prova che la movida lisboeta regge il confronto di quella di Londra o Madrid. Dopo cena alla Bica do Sapado prova barhopping da un bar ad un lounge, da un ristorante ad una discoteca. Si ascolta di tutto: blues, jazz, latino o house (per quest’ultima è da  provare lo storico LUX sul porto).
Da non perdere lo spazio straordinario della Fàbrica do Braço De Prata, un nuovo concept di lounge letterario con musica dal vivo.
Tante sono le soluzioni di design per un hospitality alla moda, il Fontana Park  firmato Aires Mateus (vale una visita anche lo spettacolare rettorato dell’Università, da lui progettato) o il nuovissimo ultra contemporaneo Altis Belém, sul lungo Tago di Salgado. Per un’alternativa low cost si può porvare il Shiado Hostel, gestito da una italiana nel quartiere multietnico del Chiado.
Mikaela Bandini di Viaggidiarchitettura racconta la nuova Lisbona per Rai 1.

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