Rem Koolhaas: una carriera da Leone

La Biennale di Venezia ha assegnato a  Rem Koolhaas il leone d’oro alla carriera della 12esima mostra internazionale d’architettura che si terrà come ogni anno a Venezia, Giardini e Arsenale dal 29 agosto al  21 novembre 2010. La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della 12esima mostra, Kazuyo Sejima con la seguente motivazione “Rem Koolhaas ha ampliato le possibilità dell’architettura focalizzandosi sulle relazioni tra le persone e lo spazio. Crea edifici che stimolano l’interazione tra le persone, raggiungendo in questo modo ambiziosi obiettivi per l’architettura. La sua influenza nel mondo va ben oltre l’architettura, ispira infatti persone dei più svariati campi disciplinari che traggono grande libertà dal suo lavoro”. Non si può non sottoscrivere queste  parole . Rem Koolhaas già vincitore del Pritzker nel 2000, e che ha fondato con Madelon Vriesendorp e Elia e Zoe Zengheliz Oma nel 1975, è sicuramente uno degli architetti che ha animato maggiormente il dibattito architettonico degli ultimi 40 anni, e la cui produzione teorica  e il cui approccio all’architettura e  alla  metropoli contemporanea, hanno influenzato le generazioni successive di architetti e creativi e continuano a farlo. Soprattutto i suoi “libri di architettura” a cominciare da 1978 in cui “scrive” Delirious New York: manifesto retroattivo di Manhattan, a SMLXL   creato insieme al grafico canadese Bruce Mau hanno trovato un posto importante nella teoria architettonica come precedentemente era stato il caso di Verso un Architettura di LeCorbusier  o Learning from Las Vegas di Venturi e Scott Brown . Il suo sconfinare dall’architettura in altri linguaggi quali il cinema e le arti visive hanno dato  a origine a progetti  visionari e in cui i meccanismi di interazione e l’esperienza dell’edificio giocano un ruolo importante .  Le opere più importanti di Koolhaas e OMA includono il Netherlands Dance Theatre a L’Aia, il Nexus Housing a Fukuoka in Giappone, il Kunsthal a Rotterdam, l’Auditorium a Utrecht,  il Grand Palais di Euralille e di Lille, La Villa dall’Ava, l’ambasciata Olandese a Berlino,  la Très Grand Bibliothèque e la Seattle Public Library; da no dimenticare la sua collaborazione con Miuccia Prada.

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