L’archistar Jean Nouvel alla Corte inglese

Finalmente l’archistar Jean Nouvel ha inaugurato la sua prima opera in terra britannica. Sabato 10 luglio il padiglione della Serpentine Gallery  che porta quest’anno la sua firma apre al pubblico. L’annuale padiglione nella splendida cornice dei Kensington Garden è diventato oramai un sito privilegiato per la sperimentazione architettonica e segue una lunga tradizione di padiglione firmati dai più grandi architetti del mondo. L’immediatezza della scommessa- passano sei mesi al massimo dall’invito all’architetto designer prescelto fino al completamento- fa si che il risultato sia un’opera unica. Il Serpentine Gallery Pavilion fu ideato nel 2000 dalla direttrice della Serpentine Gallery Julia Peyton-Jones. Gli architetti che vengono invitati non devono aver realizzato nessun edificio nel Regno Unito. I precedenti illustri di Jean Nouvel sono stati lo scorso anno Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa/SANAA; Frank Gehry nel 2008; Olafur Eliasson e Kjetil Thorsen 2007; Rem Koolhaas e Cecil Balmond, 2006; Álvaro Siza e Eduardo Souto de Moura 2005; MVRDV, 2004 (non fu realizzato); Oscar Niemeyer 2003; Toyo Ito con Arup, 2002; Daniel Libeskind con Arup, 2001; e Zaha Hadid, nel 2000. Il design di Jean Nouvel per il padiglione di quest’anno gioca sul contrasto tra materiali leggeri e strutture di metallo a sbalzo. L’intera struttura è di un rosso vivido che contrasta col verde del parco e soprattutto è un riferimento al tradizionale rosso british delle cabine telefoniche, delle cassette della posta e dei bus. L’edificio presenta audaci forme geometriche, un grande tendone ritraibile e un muro altro 12 metri sul prato inclinato ad un angolazione che sembra sfidare la forza di gravità. Tramite l’utilizzo di materiali quali il vetro il policarbonato e la stoffa si è riusciti a creare un sistema versatile di spazi interni ed esterni. La struttura flessibile dell’ auditorium che ospita anche un caffè servirà ad accogliere le Serpentine Gallery Park Night e la quinta Serpentine Gallery Marathon, che quest’anno ha come tema le mappe per il ventunesimo secolo: artisti filosofi e scrittori presenteranno le loro mappe utili a comprendere il mondo di oggi. In questa sede verrà presentato anche il famoso progetto dell’artista francese Boltanski “Heartbeats”. Il padiglione rimarrà aperto e visitabile fino al prossimo 17 ottobre.

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