Eleganti sculture da attraversare: i ponti più belli del mondo

Ingegneria estrema, architettura avveniristica. Giochi di forme e materiali innovativi. Sono i ponti pedonali del terzo millennio, eleganti sculture che collegano spazi urbani e paesaggi rendendo più attraenti e vivibili vecchi e nuovi quartieri delle metropoli del mondo. Il linguaggio dei ponti pedonali sembra proporre una nuova grammatica, in cui l’involucro gioca un ruolo essenziale e determinante nella relazione con l’ambiente, con la tecnologia, con la creatività e con la comunicazione. VdA attraversa, per i suoi lettori, i ponti più belli del mondo realizzati non solo per essere percorsi ma anche per sostare, relazionarsi, esporre.

di Mikaela Bandini e Mariateresa Cascino

Ponte Padiglione a Saragozza

Scalpore, entusiasmo e ammirazione. Il Ponte Padiglione di Zaha Hadid, protagonista dell’Expo di Zaragoza, l’estate scorsa ha accolto milioni di visitatori avvolgendoli nei suoi estesi spazi “baccelli”. Come un gladiolo posto sull’acqua, il ponte che collega la nuova stazione ferroviaria della città spagnola con uno dei tre ingressi principali dell’Expo, esplora e propone nuove funzioni integrando quattro distinti spazi espositivi al suo interno. Costruito da Arup, la struttura è interamente rivestita da una leggera copertura di vetro e cemento, ispirata alla pelle degli squali, che contribuisce a mantenere costante la temperatura al suo interno.

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Ponte Padiglione, Saragozza

Der Insel in der Mur a Graz

Porta la firma dello studio Acconci di New York il progetto Der Insel in der Mur a Graz- isola sul fiume Mur, concepito appositamente per la candidatura a città europea della cultura nel 2003. Lo spazio, posizionato tra le due sponde del fiume, è un ibrido tra architettura, design e ingegneria estrema e si presenta con materiali e forme organiche di grande impatto al cui interno sono inglobati un anfiteatro per 200 persone, un bar e  uno spazio dedicato ai giochi per bambini.

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Insel in der Mur, Graz

Puente Pedro Arrupe a Bilbao

Un percorso verso l’arte. Il Puente Pedro Arrupe, opera dell’ingegnere José Antonio Fernández Ordóñez, è costruito in acciaio duplex, un materiale usato qui per la prima volta e per questo tipo di costruzioni, insieme al legno di Lapacho. Ha una lunghezza di 140 metri, una larghezza di 7 metri e la realizzazione è costata 7,4 milioni di euro. Ispirato a una lucertola che posa le zampe sulle due rive del fiume Nerviòn di Bilbao, il ponte va ad aggiungersi all’elenco di interventi contemporanei che fanno parte del progetto di restyling urbano della città basca e mette in comunicazione il Guggenheim al Campus universitario.

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Puente Pedro Arrupe, Bilbao

Ponte Reiman a Milwaukee

Rimanendo in tema, a Milwaukee, nel Wisconsin, il Ponte Reiman di Santiago Calatrava, collega l’ampliamento del Milwaukee Art Musuem con l’area di downtown. La nuova zona del museo porta anch’essa la firma del grande maestro Calatrava. Dall’altra parte del ponte un parasole gigante sovrasta e protegge il Padiglione Quadracci.

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Ponte Reiman, Milwaukee

Millennium Bridge a Londra

Nella capitale di sua maestà, in Gran Bretagna, il Millennium Bridge di Foster & Partners, sospeso a filo d’acqua, utilizza le più recenti risorse della tecnologia strutturale. Il suo ampio arco appare come un sottile nastro d’acciaio di giorno e, illuminato di notte, come una splendente lama di luce sul fiume. Otto cavi, quattro per ogni lato del ponte, si immergono per 2,3 metri oltre i 144 metri della rampa centrale. Con il suo camminamento di 325 metri, costituisce l’elemento chiave del nuovo asse pedonale che unisce la City con il trendy South Bank, dove è ubicata la Tate Modern di Herzog & de Meuron, primo dei grandi progetti di riqualificazione dei quartieri di Bankside e Southwark.

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Millennium Bridge, Londra

Limerick Living Bridge a Limerick

Il Limerick Living Bridge, nell’omonima cittadina irlandese, è stato concepito dallo studio Wilkinson Eyre. Ad elevata sensibilità ambientale, la passerella, con il suo modesto impatto visivo, crea una relazione organica tra paesaggio, ponte e uomo. La specificità del progetto risiede nella forma originale dell’impalcato che scavalca il fiume Shannon con 6 campate lunghe 44 metri. La connessione fra questi piccoli ponti, sostanzialmente indipendenti, avviene attraverso pilastri lunghi 8 metri, appoggiati su isolotti verdi. Lungo 350 metri, la sua forma fluida segue il fiume con un percorso ‘vivo’ composto da quattro pedane in legno che ospita piccoli concerti, incontri, lezioni informali e altre iniziative sociali.

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Limerick Living Bridge, Limerick

 

BP Bridge a Chicago

Il primo ponte a firma di Frank Gehry, il BP Bridge rappresenta il proseguimento del progetto che già porta la sua firma: il Millennium Park di Chicaco. Con un palco all’aperto e posti per 11000 spettatori, il BP Bridge è un meandro in acciaio spazzolato che funge non solo da collegamento con il centro, ma anche da scudo acustico tra la strada trafficata e lo spazio dedicato ai concerti.

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BP Bridge, Chicago

Webb Bridge a Melbourne

Firmato dai progettisti australiani Denton Corker Marshall, il Webb Bridge prende forma nell’area portuale di Melbourne, e intende porsi all’attenzione come opera di arte pubblica. Da una trappola per anguille tipica dei Koori (gli indigeni australiani dello Stato di Victoria), immaginata dall’artista che ha collaborato alla sua progettazione, il ponte ha poi assunto le sembianze di una rete da pesca. Sinuoso e curvilineo, nei suoi 80 metri è caratterizzato anche da un dislivello tra la sezione di ponte esistente e lo sbarco sulla banchina.

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Webb Bridge, Melbourne

I ponti liquidi ad Amsterdam

Le forme liquide dei tre ponti, concepiti dai paesaggisti pluripremiati West 8, rappresentano il legame tra Borneo e Sporenburg, due delle nuove isole residenziali dell‘Oostelijkhavengebied di Amsterdam. I ponti che collegano i nuovi quartieri della capitale olandese, ad alta densità di popolazione, sono concepiti come opere d’arte e di arredo urbano e creano un’atmosfera informale e giocosa.

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Ponti Liquidi, Amsterdam

Nescio Bridge ad Amsterdam

Nei pressi di Amsterdam, il Nesco Bridge, il ponte più lungo d’Olanda con i suoi 790 metri, si presenta come un cerniera liscia per pedoni e ciclisti. Progettato dallo studio Wilkinsoneyre Architecs, il ponte rappresenta un collegamento vitale per i residenti di IJburg, un quartiere di recente costruzione realizzato su aree bonificate a est della capitale olandese. Con il suo arco di 170 metri, è sospeso nell’aria con un sistema minimale di cavi e piloni.

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Nescio Bridge, Amsterdam

 

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