Categoria: Hotel & Ristoranti

Mangiare, bere e divertirsi a Berlino

È difficile da definire la cucina tipica di Berlino. Per decenni essa è stata influenzata dai due lati della Germania stessa; quella orientale e quella occidentale, nonché dai paesi vicini come la Francia, la Polonia e dai flussi migratori turchi, anche italiani, che da sempre la caratterizzano. La conseguenza di questo mix di culture è la nascita di sapori unici. Continue Reading

Tatebayashi | L’Angolino di Geneto

Piccole finestre triangolari che forano il tetto multiforme del ristorante italiano L’Angolino a Tatebayashi nella prefettura di Gunma in Giappone.

A firma del quintetto di architetti nominato Geneto di Kyoto, la struttura monoscocca a punta di 60,95 mq vuole presentarsi come un’icona urbana rivoluzionaria di architettura contemporanea.

L’esterno monocromatico è coperto da uno strato impermeabile e liscio di plastica. Gli interni del ristorante sono in multistrato, lasciati volutamente a vista. Il tetto a punta disegna le diverse aree all’interno del ristorante, dove i posti a sedere per gli ospiti sono proprio sotto la vetta più alta mentre la cucina e il bar sono sotto ad un picco più basso. E la cucina e la sala sono nella stessa stanza, per creare un aspetto vivace tra chef e clienti.

Le immagini sono di Yasutake Kondo per concessione di Geneto.

L’Aia | Suite Novotel di Constance Guisset

Architettura semplice e colori delicati per dare agli ospiti del nuovo Suite Novotel a L’Aia nei Paesi Bassi, una sensazione di intimità come a casa.

Concept Design francese dei Constance Guisset finalizzato a portare la comodità e la praticità di tutti i giorni in un luogo normalmente dedicato al pubblico.

Atmosfera gioiosa e pacifica che invitano l’ospite a lasciarsi avvolgere da sedili minimal adornati da nuvole, uccellini e farfalle stilizzati con un’illuminazione del tutto naturale.

Vila Nova de Cerveira | Hotel Minho di Virgula

Materiali locali e tradizioni costruttive sono il modus operandi dello studio di architettura Virgula, che recentemente ha completato la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Hotel Minho a Vila Nova de Cerveira in Portogallo.

Il Minho fa parte di un progetto di rinnovamento con nuove aree pubbliche e centro benessere di un edificio costruito nel 2006. L’hotel si trova in una regione dove i boschi, il fiume e le tradizioni locali sono le principali attrazioni, il redesign molto naturale, che sembra essere lì da secoli, attraverso l’introduzione di una nuova forma ha ottenuto un tocco più efficace ed impattante all’immagine dell’hotel. Design pulito ed essenziale tra scatole di legno, che creano un filtro visivo di vuoto per pieno e di toni di luce tra il design interno ed esterno, indicando una forte continuità tra i singoli piano ed aree.

Gli elementi decorativi variano dai mobili all’illuminazione o addirittura dalla segnaletica del sistema alberghiero fino agli sprazzi di colore verde del tetto.
Il progetto ha escluso ogni forma di progettazione di tendenza o di confezionamento alla “boutique hotel”. Infatti, per ottenere questo risultato, il viaggio è stato focalizzato sulla sintonia tra i diversi elementi esistenti e nuovi soprattutto nella cura dell’arredamento d’interni come la tappezzeria o persino attraverso le caratteristiche di trattamento spa, proprio per raggiungere il giusto impatto visivo nel complessivo.

Aguascalientes | Sushi-Koi di Grupo Spazio

Gli architetti di Grupo Spazio hanno progettato ad Aguascalientes, in Messico, un’area di 528 m² dedicata alla ristorazione giapponese.

Sushi-Koi è un mix di mood estremo oriente, musica lounge e design contemporaneo. Infatti, il concetto del ristorante è il cibo giapponese in combinazione con la musica lounge. La pelle della sua facciata principale ricorda un’astrazione di una foresta di bambù. Un’architettura suddivisa in tre aree principali legate fra di loro da un camminamento che emula un viaggio, che incomincia dal basso e da una superficie di acqua, una specie di piccolo stagno con tanto di pesci koi, che continua fino a raggiunge il cielo (il tetto), passando attraverso la zona abitata e cioè quella riservata al ristorante per i clienti.

In quest’area gli ambienti sono adornati da 250 busti di Buddha con soffitti alti, illuminati da colori accesi.

Foto di Oscar Hernandez

Knokke | Bed & Breakfast di Bea Mombaers

Nella piccola località balneare di Knokke in Belgio, una tradizionale casa è stata ristrutturata da Bea Mombaers come super stylish B&B.

La classica fattoria olandese con un tocco di cottage inglese è un accogliente e affascinante luogo di soggiorno e di relax. Soffitti alti e spazi aperti, pavimenti in cemento, grandi finestre e un mix invidiabile di mobili originali che spaziano dal design anni ’50 fino agli anni ’80 con nomi del calibro di Verner Panton, Arne Jacobsen, Charles & Ray Eames e molti altri.

Lo stile inconfondibile di Bea è il vintage e il ricercato design di bei mobili. L’architettura d’interni del Bed & Breakfast è semplicemente un delizioso piacere per gli occhi e una fonte infinita di ispirazione per la maniacale ricercatezza del dettaglio.

Barcellona | Generator di The Design Agency

The Design Agency di Toronto, guidato dal socio e direttore creativo di Generator Hostels, Anwar Mekhayech, ha curato i lavori della catena Generator che si trovano nel cuore di sette principali destinazioni europee tra cui Copenhagen, Dublino, Amburgo e Venezia con due nuovi ostelli nell’anno a Parigi e a Roma. Ogni ostello ha il suo stile unico e inconfondibile, che riflette lo spirito e la cultura locale e della sua città ospitante pur mantenendo anche una estetica comune, perché progettati come spazi per l’interazione sociale diretta e per offrire ai visitatori, non solo un luogo confortevole in cui soggiornare, ma anche vivere uno di stile di vita in sintonia con la città e la sua gente.

Quello di Barcellona, sito in una struttura del 1963, è un’ideale location per un viaggio all’insegna del design e dell’architettura contemporanea (un po’ stravagante).
154 camere, 40 delle quali con la miglior vista sulla città dalla Sagrada Familia al mare, con servizio di hospitality molto competitivo. Soffitti decorati con lanterne fiammanti, pareti con strati di murales, arredamento high-tech per un nuovo tipo di viaggiatore, il “flashpackers”: nostalgico backpacker che vuol ancora godere di soggiorni in ostelli però con tutte le comodità di un albergo, o viaggiatori d’affari alla ricerca di una sistemazione più trendy e socialmente dinamica.
In realtà, gli ostelli boutique come i Generator sono una tendenza che sta perdendo piede come evoluzione agli standard di alloggio con prezzi accessibili per tutte le tasche.

Bogotà | El Fabuloso di MEMA

Lo studio di architetti MEMA in collaborazione con Colette Studio ha firmato il progetto del bar ristorante El Fabuloso. Il locale si sviluppa su una superficie complessiva di 420 mq trova al settimo piano di un edificio nel centro di Bogotà, in una delle zone più esclusive e affollate della città.

L’idea del progetto è nata mentre si pensava di fare un picnic all’ultimo piano di un edificio, in modo da poter godere dei raggi del sole e ammirare il tramonto sulla città. Questo è il motivo per cui gli architetti hanno disegnato questo posto come un cestino di legno che contiene diverse atmosfere. Il legno delle pareti esterne è infatti intrecciato come se fosse la trama di un cestino portavivande. I viaggiatori possono fermarsi qui per una piacevole pausa pranzo o caffè durante la visita della città colombiana e possono ammirare il design di questa struttura realizzata in gran parte in legno.

Particolare attenzione è stata data all’acustica, attraverso la combinazione di altezze e uso del legno. Ci sono diverse terrazze che servono da affaccio sulle varie zone della città a seconda dell’atmosfera che si trova all’interno, ognuna ha degli elementi che si combinano con la facciata ed il paesaggio. Sia i materiali impiegati per gli interni che l’arredo sono grezzi. In particolare sono stati utilizzati: metallo, legno e cemento lasciato a vista.

Brisbane | Pony Dining di Woods Bagot

Pony Dining, è un ristorante con terrazza-giardino dalla vista impareggiabile sul lungofiume di Brisbane in Australia. L’ispirazione, che non sfugge dal nome della catena di ristoranti, è una modernissima ed elegante stalla per cavalli.

L’architettura d’interni è di Woods Bagot; un progetto da 200 posti che abbaglia veramente attraverso l’uso di mattoni a vista, acciaio, legno, cuoio e naturalmente stampe con la scritta ‘pony’ un po’ ovunque. Ciò che definisce lo spazio è la caratteristica di un nastro metallico, che ondeggia per il soffitto ricordando un ferro di cavallo o la curvatura del lazo, e collega l’aree bar con la sala da pranzo.

Il menù del ristorante è stato una chiave di grande ispirazione per il suo design; il layout è incentrato sullo spazio attorno allo show cooking del girarrosto e della griglia, che dà ai clienti la possibilità di vedere i cuochi all’opera. Infatti, un profumo di fumo di carboni a legna coinvolge i sensi e dà autenticità e fama all’esperienza culinaria marchiata Pony.

Singapore | POD di Formwerkz

Il POD di Singapore è l’ultimo boutique-hotel per viaggiatori che cercano un posto conveniente ma con tutti i confort. Progettato da Formwerkz, si trova all’esterno del Business District di Singapore a due passi dal cuore finanziario della città e vicinissimo alla famosa area shopping più apprezzata della zona, la Haji Lane.

È un concentrato di piccole sorprese, fatto di 83 capsule ispirate ad un design minimalista e moderno. Le stanze sono una sorta di luogo semi-privato in cui non esistono divisori solidi, non ci sono porte, ma solo delle tende che si possono tirare ed oscurare l’unica parete esterna a vetro per la propria privacy. La scrivania si estrae dalla parete e le luci si regolano a seconda dei propri orari. Le sale da bagno sono in condivisione ma al loro interno hanno dei luoghi intimi.

Un’architettura d’interni alla portata di tutti, anche per chi viaggia per business, offrendo spazi comuni e luoghi privati per poter gestire i propri impegni di lavoro in totale autonomia.

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