Categoria: Architettura

Parigi | Pathé Foundation di Renzo Piano

“Costruire sul costruito può essere un’occasione di riqualificazione diffusa, di riconquista dello spazio” dichiara lo studio RPBW di Renzo Piano, che ha recentemente costruito la nuova sede della Fondazione Jérôme Seydoux.

Creatura extraterreste ed organica inserita nel centro di un isolato del XIII arrondissement di Parigi in sostituzione di un vecchio teatro di metà ‘800, trasformato a inizio ‘900 in sala cinematografica (una delle prime di Parigi), completamente modificato negli anni ’60 e oggi archivio della cineteca di Pathé per promuovere il futuro dell’arte cinematografica. L’edificio è racchiuso all’interno di una pelle trasparente in vetro e acciaio, che permette una sorprendente illuminazione a giorno del tutto naturale, mentre alla notte assomiglia ad una leggera apparizione luminosa. L’architettura ospita numerosi spazi espositivi per le collezioni permanenti e temporanee, una sala di proiezione da 70 posti e uno spazio per uffici sito sull’attico.
Per il valore storico e artistico, è stata conservata e restaurata la facciata esistente, che conserva due sculture giovanili di Auguste Rodin.

L’ingresso della Fondazione è oltre la facciata, attraverso una costruzione trasparente, simile ad una serra. Da qui verso una corte, si entra nel corpo principale dell’architettura fino ad arrivare al giardino di betulle; isola vegetale nel denso contesto urbano.

Kanagawa | Chiesa Shonan di Takeshi Hosaka

Scultoreo tetto curvato in cemento armato della chiesa cattolica Shonan, sita lungo la costa della baia di Sagami nella prefettura di Kanagawa, in Giappone, a firma di Takeshi Hosaka.

Un progetto di 175 m² in cui l’architettura si caratterizza da sei lastre concave, che simboleggiano i giorni della creazione scritti nella Bibbia. La forma del tetto è stata progettata per fornire benefici strutturali d’illuminazione e d’acustica. Infatti,  attraverso anche a scanalature verticali scavate nelle pareti di cemento si esaltano le vibrazioni canore o omelie, poste centrali alla struttura, garantendo la nitidezza dei suoni e l’assorbimento dei rumori esterni all’edificio. Ciascuno dei pannelli curvi ha una portata di 7,5 m e uno spessore di 25 cm, anche se dall’interno dell’edificio appaiono “pieni”.

Strisce di vetro inserite tra gli spazi vuoti di collegamento tra le lastre del tetto, fanno da passaggio alla luce solare, che nel corso della giornata, il singolo fascio luminoso ne annuncia il passare del tempo e organizza le tempistiche dei servizi della chiesa. Righe di semplici panche di legno offrono posti a sedere, dalle quali si può scorgere l’esterno grazie a piccole finestre rettangolari poste su entrambe i lati dei banchi.
Infine, a destra della sala d’ingresso, una serie di scomparti rivestiti in legno chiaro fanno spazio per una sala riunioni, ripostigli, una cucina e servizi igienici.

Foto di Koji Fujii / Nacasa & Partners.

Blaibach | Sala da concerto di Peter Haimerl

Per il progetto di riqualificazione urbana volto a rivitalizzare il centro di Blaibach, in Germania, l’architetto Peter Haimerl ha progettato un volume rettangolare rivestito in pietra locale per una sala da concerto.

Una struttura, che emerge dal terreno, inclinata per produrre la pendenza necessaria per l’ubicazione dei posti a sedere all’interno del teatro, ma anche per creare un ingresso principale dalla piazza pubblica adiacente. Quando si accede all’architettura, gli ospiti scendono una scala, proprio posta sotto alla massa angolata per raggiungere il foyer per le aree funzionali come il guardaroba, i bagni e il bar. Le superfici interne della sala da concerto sono realizzate sovrapponendo pannelli di calcestruzzo prefabbricato, la cui composizione nasconde all’interno delle pareti e al soffitto l’illuminazione a LED per produrre gradienti luci indirette e regola le qualità acustiche dello spazio.

Il design d’interni è volutamente minimal e quasi trasparente, come apparentemente fluttuante, come le sedute in fil d’acciaio sostenute da sottili alette.

Foto di Edward Beierle

Aguascalientes | Sushi-Koi di Grupo Spazio

Gli architetti di Grupo Spazio hanno progettato ad Aguascalientes, in Messico, un’area di 528 m² dedicata alla ristorazione giapponese.

Sushi-Koi è un mix di mood estremo oriente, musica lounge e design contemporaneo. Infatti, il concetto del ristorante è il cibo giapponese in combinazione con la musica lounge. La pelle della sua facciata principale ricorda un’astrazione di una foresta di bambù. Un’architettura suddivisa in tre aree principali legate fra di loro da un camminamento che emula un viaggio, che incomincia dal basso e da una superficie di acqua, una specie di piccolo stagno con tanto di pesci koi, che continua fino a raggiunge il cielo (il tetto), passando attraverso la zona abitata e cioè quella riservata al ristorante per i clienti.

In quest’area gli ambienti sono adornati da 250 busti di Buddha con soffitti alti, illuminati da colori accesi.

Foto di Oscar Hernandez

Rotterdam | Markthal di MVRDV e Provast

Rotterdam ha una nuova icona, il Markthal Rotterdam a firma di MVRDV e Provast.
Il più grande mercato coperto dei Paesi Bassi circondato da un condominio di 228 appartamenti a forma di arco e sito in pieno centro, nel bel mezzo del vivace quartiere Laurens vicino alla stazione Blaak.

Si tratta di un design eccezionale non solo per la sua forma, i colori e l’imponente altezza, ma anche per le caratteristiche architettoniche funzionali, dalla combinazione degli spazi per il tempo libero, per la vita di tutti i giorni così come la facilità di parcheggiare (ricordiamo nel centro cittadino) con 1.200 posti auto posti nel seminterrato. Gli appartamenti seguono le rigide leggi olandesi in materia di luce naturale: tutte le stanze sono situate sulla parte esterna. Le cucine, le sale da pranzo e di stoccaggio sono posizionate sul lato del mercato, per stabilire anche un collegamento con il mercato e quindi lo shopping.

Particolarità di questo edificio è l’arco a ferro di cavallo alto 40 m. Altro record è il suo interno tutto finestrato e rivestito da un’opera d’arte di ben 11.000 m² a firma di Arno Coenen e Iris Roskam. Immensi frutti e fiori, stampati con tecnologia pixar su pannelli fonoassorbenti di alluminio perforato, che creano un lento vortice grazie ad una proiezione in Ultra HD. Alla sera vengono proiettale in ‘real time’ immagine del cielo.

Rebel Architecture

Rebel Architecture si presenta come una serie di documentari dedicati all’architettura. Ogni episodio è incentrato sul profilo di un architetto che utilizza il suo stile ed il design dei suoi progetti in forme di attivismo e di resistenza, nell’affrontare la crisi economica che si riscontra nel tessuto urbano con spazi abbandonati o in disuso, nonché situazioni di riqualificazione ambientali e sociali nel mondo.

La serie è dedicata ad architetti provenienti dal Vietnam, Nigeria, Spagna, Pakistan, Israele / Cisgiordania e Brasile, che credono che l’architettura può fare di più oltre a torri iconiche ed appartamenti di lusso esteticamente emozionali di poca funzionalità per il sociale e quindi, allontanarsi dall’élite della “Starchitecture” e progettare per la maggioranza.

La sezione africana nell’episodio 5 ha per tema il ‘LAVORO SULL’ACQUA’ e si concentra sul lavoro dell’architetto nigeriano Kunle Adeyemi, che sperimenta edifici galleggianti per risolvere il problema delle inondazioni, che colpiscono centinaia di migliaia di abitazioni in Nigeria e in altre città costiere africane, tra cui i 85.000 residenti del Lagos, Makoko Bassifondi. Nel suo studio hanno creato un prototipo di un edificio galleggiante, di facile edificazione e a basso costo. Pur vincendo numerosi premi, Kunle Adeyemi sta ancora lottando per ottenere l’approvazione da parte delle autorità per estendere il prototipo nei centri abitati.
E infine, per citare altri filmati della serie che consigliamo la visione, il GUERRILLA ARCHITECT capitanato dall’architetto più sovversivo di Siviglia, Santiago Cirugeda.

Londra | Endless City di SURE Architecture

Endless City, un grattacielo concettuale, che potrebbe ospitare un’intera città, è il progetto dello studio cinese SURE Architecture per il Super SkyScrapers Awards a Londra.

Con un proprio ecosistema e la forma a spirale, l’avveniristico edificio potrebbe estendersi in altezza all’infinito. Immaginato come una città verticale, permetterà di estendere i quartieri londinesi di comunità residenziali, aziende, scuole, centri commerciali, piazze pubbliche e persino parchi in un “viaggio” verso il cielo. L’edificio è progettato anche per massimizzare l’uso di energia passiva, con affidamento minimo sulla luce artificiale e la ventilazione meccanica. La peculiarità è data da una coppia di rampe, intrecciate in modo intermittente da ponti, che si snodano intorno al perimetro dell’edificio. Questi saranno sostenuti da enormi tubi in acciaio e in cui verranno inseriti gli ascensori adibiti al trasporto di persone, energia, rifiuti e acqua. I tubi inoltre, potranno anche essere utilizzati per sollevare elementi strutturali sulla parte superiore della struttura di 300 m, consentendo di sviluppare volumi in altezza.

“Le strade di Londra potranno essere sviluppate sia orizzontalmente che verticalmente e in modo continuo”, ha spiegato il team nella loro partecipazione al concorso. “Non ci saranno più difficoltà tra il livello della strada e quello di un grattacielo, tanto meno tra i piani degli stessi grattacielo. Piuttosto che sovrapporre un piano sopra l’altro senza una vera continuità, il nostro progetto è pensato come due rampe infinite che circumnavigano continuamente e in aumento gradualmente con un basso gradiente dal piano terra al cielo.”

 

Dublino | National Film School di ABK

La storia della cinematografia è narrata attraverso la facciata di vetro della National Film School, sita presso il campus del Dún Laoghaire Institute of Art, Design e Tecnologia, alla periferia di Dublino.

Lo studio di architettura ABK ha riprogettato quest’edificio del 19° secolo per proiezioni, blue-screen, studi radiofonici, aule e servizi tecnici. Il design, destinato a migliorare il collegamento tra il nuovo impianto di studi per la cinematografia alla vecchia struttura, fornisce un’identità impattante e funzionale, come parte di un programma di miglioramenti al paesaggio e di accessibilità. Una struttura a tre piani, dove aule, studi radiofonici e studi tecnici sono rifiniti di bianco in contrasto con muri in cemento e senza aperture. La particolarità è tutta sulla vetrata d’ingresso coperta da una stampata d’artista tratta dal film ‘The Man with the Movie Camera’ di Dziga Vertov più un’antica fotografia di Joseph Niépce. Dall’ingresso si accede ad un corridoio che separa gli spazi didattici dalle aree di studio ed è illuminato da lucernari vetrati che filtrano la luce naturale fino al piano terra e sotto i quali passano le condotte di ventilazione.

“Condizionati dalla natura ermetica del tipo di fabbricato, l’interno è stato isolato dall’ambiente esterno. Il progetto cerca di esplorare un’espressione formale basato al volume e alla materialità, dove la riflettività del vetro è in contrasto con le asperità del sabbiato in calcestruzzo” specificano gli architetti.

Nantes | Hub Créatic di Tetrarc

Tetrarc Agence d’Architecture ha progettato a Nantes il Hub Créatic, che accoglie 70 giovani aziende che sviluppano applicazioni digitali. L’edificio dalle vivaci facciate gialle offre alle imprese start-up uno spazio di lavoro a canone ridotto, raccolto intorno ad un vasto atrio, il cui disegno spaziale favorisce la comunicazione e la sinergia dei vari progetti.

Il concept dell’edificio riflette la destinazione tecnoalogica dell’edificio, un settore d’eccellenza per la città francese, con oltre 700 aziende operanti nel campo delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione che offrono 18.000 posti di lavoro. Hub Créatic è stato inserito all’interno di La Chantrerie, il campus che ospita istituti pubblici e privati di istruzione superiore come l’Ecole Nationale Supérieure des Mines, l’Ecole Supérieure du Bois, l’Ecole de design Nantes Atlantique, il Politecnico e l’Ecole d’Ingénieurs de l’Université de Nantes.

L’architettura del nuovo edificio con le finestre a forma di nido d’ape e dal color miele rimanda all’immagine di un alveare con la sua intensa attività e produttività, come punto di riferimento per gli oltre quattrocento utenti giornalieri, per i clienti delle start-up e per i partecipanti degli eventi e incontri che vengono organizzati al suo interno.

China | Edificio dell’Acqua di Siza

L’architetto portoghese Álvaro Siza ha terminato il progetto del grande edificio, che accoglierà gli uffici della Shihlien Chemical Industrial Jiangsu Co. nel parco industriale nella provincia di Jiangsu in Cina.

Chiamato l’Edificio dell’Acqua, perchè si trova su un’isola nel cuore del lago artificiale di 100.000 m² all’interno del New Salt Industrial Park e si presenta come una grande curva lunga 300 m. Cemento bianco a vista sulle facciate per creare un effetto di uniformità che contrasta con il verde dei giardini pensili sui tetti della struttura.
“Torcendosi su se stessa, la forma sfugge alle convenzioni, un’entità autonoma in contrasto con le forme ortogonali del complesso industriale”, ha dichiarato un portavoce del Shihlien Group. “In costante interazione con l’ambiente – che siano i colori e riflessi dell’acqua che cambiano, o i vari toni di luce ed ombra, l’edificio offre una moltitudine di sfumature. Se visto da terra, dall’acqua o dall’alto, l’elegante costruzione trasmette una bellezza tranquilla quando la solidità del calcestruzzo viene in contatto con il fluido e l’etereo”. Su un totale di 11.000 m² di superficie, la struttura si sviluppa su due piani, con ponti che collegano gli spazi delle varie sezioni della curva.

“Mr. Siza nelle sue architetture ha sempre cercato di stabilire un dialogo ed un rapporto di armonia tra uomo e ambiente”, ha detto Por-Shih Lin, presidente della Shihlien Chemical. “Questo edificio si fonde ingegnosamente con il waterscape e il paesaggio naturale. Come primo progetto in Cina di Álvaro Siza, sarà sicuramente una fonte di ispirazione per la realizzazione di futuri impianti industriali nel paese, motivo per cui è di grande valore”. L’inaugurazione ufficiale del nuovo edificio firmato Siza è prevista per il 30 agosto.

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