Venezia | Ca’ Pisani di Roberto L. Canovaro

Nel vivace sestiere di Dorsoduro, nei pressi delle Gallerie dell’Accademia, si nasconde un palazzo del tardo XIV secolo. I Serandrei, già proprietari dell’Hotel Saturnia & International, mossi dalla passione verso l’arte moderna e l’Art Déco, ristrutturano l’edificio e ne fanno il primo Design Hotel di Venezia. Nel 2000 inaugura il Ca’ Pisani, piccolo gioiello di charme a 4 stelle superior. L’amore per il Futurismo italiano ha rimandi in ogni angolo, a partire dal bancone in legno scuro, dai marmi bianchi e le forme lineari del foyer, per non parlare del ‘simbolo’ dell’hotel, un pesce stilizzato che da un lato ricorda la forma di Venezia vista dall’alto, ma dall’altro rimanda anche alle forme primordiali e semplici di Depero. Il grande movimento artistico e culturale degli anni Trenta è reinterpretato in chiave moderna dall’architetto Roberto L. Canovaro, che si è occupato della ristrutturazione e ha tradotto in progetto l’intento e il desiderio della proprietà.

Negli spazi comuni e nelle 29 camere, 4 delle quali junior suite, il linguaggio formale degli interni riprende le strutture geometriche del Futurismo e le mescola all’Art Déco; le sedute e le armadiature presenti sono pezzi originali di quegli anni, scovati dalla famiglia in mercati di modernariato e aste. Alle pareti, dipinti appartenenti alla collezione privata dei Serandrei e piccole mostre temporanee di artisti contemporanei. La ciliegina sulla torta, un tesoro nascosto, si scopre solo salendo all’ultimo piano: una piccola scala a chiocciola conduce l’ospite ad una terrazza che regala una vista panoramica sui tetti della città lagunare.

Nipponista con master in arte orientale a Londra, Marianna, figlia maggiore di Serandrei, gestisce l’hotel conferendogli un tocco personale: nelle camere, letti in autentico stile Art Déco, mobili originali o reinterpretazioni dello stile moderno realizzate a mano. Tecnologia all’avanguardia e cromie morbide con sfumature senape, terracotta, aragosta, beige e grigio fanno delle camere piccoli gusci in cui rifugiarsi per proteggersi dal brulichio della città. Viaggiatrice per passione, Marianna ama aprire le porte dell’albergo invitando clienti e residenti a mostre d’arte e vernissage. Da sempre la sua aspirazione è esaudire i desideri particolari dei suoi ospiti, ad esempio facendogli conoscere i più importanti artigiani e artisti di Venezia o presentandoli al club natatorio della città.

Foto di Mattia Borgioli.

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