Svizzera | SHELTER di Bureau A

Lo studio di architettura svizzero Bureau A ha costruito una discoteca pop-up temporanea per la festa annuale della Federazione degli Architetti Svizzeri, conosciuto come Bund Schweizer Architekten, all’interno di un gonfiabile in PVC nero.

L’ispirazione è un mix tra le emozioni e il divertimento infantile del ludico ricordo dei gonfiabili a quello musicale della canzone Dancing in the Dark di Bruce Springsteen, che per chi conosce il celebre club techno Berghain di Berlino, sa che ballare al buio è più divertente.
Si chiama Shelter, e il progetto è una ricerca sui rifugi sotterranei per cercare nuovi territori e nuove forme di vita architettonica, come esplorato dai teorici Gaston Bachelard, Paul Virilio e riflessioni di Beatriz Colomina nel suo libro ‘Domesticità in guerra’, sull’architettura sotterranea e clandestina durante la seconda guerra mondiale.

È una lingua nera, leggera e senza forma con bar e pista da ballo per un design underground in cui esterno ed interno sono costituiti da una membrana in PVC nero come la pece, così come rigorosamente lo sono anche i mobili (sedute, tavoli e cabina DJ) in espressione onomatopeico detti ‘pouff’.

Una narrazione quasi fiabesca per dire che hanno progettato e costruito la più incredibile discoteca pop-up del mondo, in questa citazione:

‘For one night, the black hole of a neat and well organised society is revealed as a potential for distortion, a potential of let-go and provoke, with a slight smile, the unsaid and the sweat. The mysterious black vessel lands in the modern space of a highly engendered concrete vault; a great spatial condition to explore the corners of what is hidden.’

Lo studio Bureau A guidato da Leopold Banchini e Daniel Zamarbide mira a confondere i confini della ricerca e della progettazione basandosi su argomenti correlati all’architettura, guadagnando in un breve tempo un ampio riconoscimento attraverso una serie di premi e pubblicazioni a livello internazionale.

Foto di Dylan Perrenoud.