Spuntino a regola d’arte

 

Addio vassoi di plastica e lunghe code d’attesa nei musei. Non solo l’occhio vuola la sua parte, anche il palato richiede le sue soddisfazioni: così il necessario spuntino, da fare dopo una lunga visita al museo, diventa una vera e propria esperienza. Mentre il concetto di arte in esposizione cresce, nelle istituzioni culturali del mondo nascono nuovi spazi per la gastronomia: di design, panoramici, accoglienti. Tra dipinti d’eccezione, installazioni luminose e sinuosissime sculture il museo contemporaneo prende i suoi visitatori anche per la gola con appetitose proposte culinarie e originali ricette d’autore.  Alle più importanti collezioni d’arte si affiancano i nomi di grandi chef. Tra food design, menù griffati ed happening di tendenza il museo del nuovo millennio incrementa il numero dei visitatori. Appagando il gusto e aiutando il bilancio.

 

Il Mudam, Lussemburgo

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Aperto nel 2006, il Mudam (Museo di Arte Moderna del Gran Duca) si pone in netto contrasto con la città tradizionalista che lo ospita. L’edificio straordinario, aperto e luminoso, opera dell’architetto Pei, al suo interno accoglie un giardino con bistrot gestito dall’italianissimo Maurizio Galante. Imperdibile il brunch della domenica mattina: menù biologico, quiche, zuppe e delizie varie. Gli ospiti si siedono intorno ad un unico grande tavolo sotto una tettoia – istallazione dei fratelli Bouroullec. Ogni venerdì, alle 5pm in poi, il Mudam Café si trasforma in lounge bar con dj, regalando happy hour molto divertenti.

 

Museo Louisiana, Copenhagen

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A 40km fuori Copenhagen, in un contesto di rara bellezza, sullo stretto dell’Øresund che divide la Svezia dalla Danimarca, si trova il Museo di Arte Moderna e Contemporanea Louisiana. Al suo interno sono esposte collezioni d’arte moderna e contemporanee tra le più interessanti d’Europa e la sua struttura rappresenta un’interazione unica tra arte e natura (e ovviamente anche ottimo cibo).  Da provare le aringhe, il lax (salmone) o roast beef con le prugne, specialmente in estate sul terrazzo Calder, all’ombra di gianteschi mobili, oppure d’inverno con il camino acceso. Ogni venerdì sera, il Louisiana Café diventa Lounge bar e propone ottima musica dal vivo e vino a volontà.

 

Museo Serralves, Porto

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Solo dopo aver visitato tutti gli edifici possibili di Siza e Souto de Moura, si consiglia vivamente una tappa al Museo Serralves. Una porticina piccola e intima, come spesso capita di trovare nei palazzi di Siza, vi porta al Museum Café. Tra gli optional il buffet con decine di piatti caldi e freddi, con pietanze portoghesi rivisitate e cucina fusion. Durante i mesi caldi, si mangia sull’enorme terrazzo con vista sullo straoridinario paesaggio. Il ristorante è aperto anche di sera dove, nell’auditorium annesso, vengono organizzati frequentemente eventi di danza e musica

 

Musee du Quai Branly, Parigi

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Il meraviglioso museo di Quai Branly merita una visita.  E quando si è lì occorre ritagliatarsi del tempo per non perdere l’esperienza di gustare pietanze parigine a Les Ombres. Ubicato al quinto piano dell’edificio a firma di Jean Nouvel, il ristorante si trova sotto una tettoia trasparente con una complessa struttura di travi. Il terrazzo ha una vista mozzafiato verso la parte ovest della città, sulla Senna e sulla torre Eiffel. Lo chef a capo della brigata è Sébastien Tasset accompagnato da Pascal Chanceaut chef pasticcere, creatore del famoso babà al rum.

 

Castello di Rivoli, Torino

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Davide Scabin è lo chef alchimista che concepisce e mescola i sapori del Combal. Zero, il luogo che accoglie i visitatori del magnifico museo di arte contemporanea del Castello di Rivoli. Originali i piatti proposti: dalle cybereggs (tuorlo d’uovo ripieno di caviale) alle ostriche virtuali (anguria, bottarga di muggine, mandorle tostate e sale di Bretagna). Gli interni sono decisamente minimal con una sala lunga 110 metri e larga solo 7, pareti di cristallo con vista sull’istallazione di Mario Merz. Combarl. Zero rappresenta un ulteriore motivo di visita del museo, delle sue 38 sale e della sua collezione vastissima che spazia da Anselmo a Zorio.

 

Museo Tinguely, Basilea

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Progettato dall’architetto Mario Botta, il Museo Tinguely è dedicato alla vita e alle opere dell’illustre scultore dei metalli. L’edificio presenta sale con geometrie variabili, che si prestano ad ospitare le opere dell’artista adattandosi alla loro dimensione e all’atmosfera cangiante. Il ristorante Chez Jeannot si presenta come un luogo davvero speciale e particolare. L’ingresso è separato e l’ampia terrazza si affaccia direttamente sul fiume Reno. I locali sono decorati con le immagini dell’artista Jean Tinguely. Ampia l’offerta di stagione e ricca la carta dei vini.

 

Moderna Museet, Stoccolma

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Progettato dall’architetto spagnolo Rafael Moneo, il Museo Statale di Arte Moderna, posizionato sull’isola Skeppsholmen, espone importanti opere di artisti svedesi e internazionali del XX secolo, tra cui lavori di Matisse, Léger, Picasso, Gris e Munch. Oltre ai laboratori per bambini e ai simpatici negozietti, il museo offre la possibilità di degustare nel suo ristorante antipasti, zuppe, insalate e dolci. Il sabato e la domenica il brunch è servito. Ma non saranno i sapori a rimanere impressi, quanto lo splendido panorama di Djurgården e Strandvägen.

 

Palazzo delle Esposizioni, Roma

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Inaugurato a fine 2007, all’interno del Palazzo delle Esposizioni di Roma (dopo un lifting dell’edificio durat 6 anni) Open Colonna è lo spazio dello Chef filosofo, pluripremiato, Antonello Colonna. Tra sapori romani rivisitati da un tocco di internazionalità ricercata, il nuovo roof garden – spazio serra avveniristico di grande impatto scenografico – con il suo gazebo urbano domina i tetti della capitale. Negli ultimi due anni, Open Colonna è diventato un luogo cult per eventi e happening  romani, dove regna un’ atmosfera rilassata e la luce è sempre perfetta. Da provare il brunch, ogni domenica, con ortaggi e erbe coltivate sul terrazzo.

 

Reina Sophia, Madrid

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Design elegante e cucina mediterranea d’avanguardia, il ristorante del rinomato museo madrileno è gestito dal grande chef Sergi Arola. L’architettura minimalista è quella progettata da Jean Nouvel, e l’atmosfera è decisamente rilassata ed elegante. Dallo stile fashion, il ristorante Arola è contaminazione di culture, gusti, ispirazioni, mode. I clienti si divertono e vivono un’esperienza d’arte tra guacamole per aperitivo e squisiti secondi a base di pesce e carne. Servizio impeccabile con ragazze vestite con giubotto di pelle nera e ragazzi in distinto abito scuro. Privacy e minimalismo sono complici di un lusso molto informale.

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