Decolla l’Architettura: Airport Design

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Un nuovo linguaggio fatto di leggerezza, trasparenze e tecnologie all’avanguardia; spazi che sembrano più adatti ad ospitare arte contemporanea che passeggeri in transito.
Sono i nuovi terminal creati per viaggiatori sempre più esigenti e per flussi di passeggeri e merci in costante aumento.
Progetti affidati agli studi più prestigiosi del mondo in una gara tra paesi che mira a raggiungere nuovi standard di funzionalità, efficienza, sostenibilità e bellezza. All’interno spazi dinamici e user-friendly cablati con Wi-fi, chioschi del benessere, lussuosissime lounge e facilities per accogliere il superjumbo Airbus 380.
Si parte. Destinazione Design.

Per saperne di più: Airport Design, The Modern Airport TerminalAirport Builders.

Sondika Airport, Bilbao, Spain Santiago Calatrava, 2000

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Un’altra opera di ingegneria estrema affidata al genio di Santiago Calatrava.
L’architetto valenciano non è nuovo a progetti dedicati al viaggio. Numerosi progetti, tra stazioni, ponti e airterminal, come l’aeroporto di Lione sono firmati da lui. Le sue sculture diventano architetture che si prestano al movimento, in questo caso, al volo.
L’aeroporto di Bilbao, infatti, viene soprannominato La Palomba per la sua somiglianza ad un gigantesco volatile che sta per spiccare il volo. Il guscio è bianco e convesso, appoggiato sulle colline basche, collegato ad altri edifici poco invasivi come quello del parcheggio, discretamente posizionato tra il verde circostante.
La struttura in acciaio e cemento armato è leggera ed elegante. Il bianco predomina sui pavimenti in marmo lucido e negli spazi inondati dalla luce naturale. Soffitti alti 20 metri, in alcune zone, aumentano l’effetto dell’ ampiezza e dell’ordine, dove prevale l’essenzialità.
Sondika si aggiunge all’elenco di progetti a firma di grandi nomi a Bilbao, dopo il Guggenheim di Gehry, il metrò di Foster, un centro convegni di Siza, la biblioteca di Moneo e la torre di Isozaki.

Kloten Zürich Airport, Switzerland, Grimshaw & Parners, 2003

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In mano allo studio Londinese, fondato da Nicholas Grimshaw, noto per le sue tendenze hi-tech, il Kloten si presenta come un edificio elegante e user friendly. La priorità di Grimshaw era di facilitare il movimento del passeggero, anche nell’interscambio tra un mezzo è l’altro, dato che il sito funge da hub di collegamento per aerei, treni e autolinee.
Scale mobili portano, dalla stazione, direttamente ai 30 banchi di accettazione e proseguono verso la “plaza” dell’edificio. Luogo per shopping, ristorazione e svago, la plaza sovrasta un’enorme pozzo luce ovale che illumina i piani inferiori dell’edifico.
Per i piccoli viaggiatori, nella Nursery Oasi, cavalli a dondolo, giocattoli di legno, costruzioni, carrozzine e bambole, tavolini per lavoretti manuali, uno scivolo e videogiochi sono stati posizionati per rendere più confortevole il transito. Anche per i neonati non manca un apposito spazio completo di fasciatoi, scaldavivande, seggioloni, girelli e lettini.
Il complesso di Kloten  crea un nuovo fulcro di servizi non solo per viaggiatori e turisti in transito, ma anche per gli abitanti di Zurigo. L’aeroporto ha vinto il premio RIBA per eccellenza in architettura nel 2006.

Barajas, Madrid- Richard Rogers / Estudio Lamela, 2006

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Caos ordinato. E’ l’effetto globale che si percepisce quando si transita a Barajas. Quattrocentosettantamila metri quadrati in mano allo studio di Richard Rogers, partner di Renzo Piano, per il progetto del Beaubourg.  E’ sicuramente l’immenso tetto ondulato l’elemento più forte dell’edificio. Internamente ricoperto di strisce di bamboo smaltati con colori primari, l’ondulazione continua crea un’atmosfera di leggerezza e ampiezza. Il tetto è perforato con grandi pozzi luce che illuminano l’interno dell’edificio retto da pilastri che sembrano alberi strutturali.
Cemento armato, acciaio inox e cristalli sono i materiali utilizzati per la costruzione dell’aeroporto madrileno. Luce e trasparenza tra i vari livelli consentono ai passeggeri di orientarsi meglio.
E il caos ordinato impera: movimenti di mezzi e persone in orizzontale e verticale: ascensori, scale mobili, tapis roulant con elementi fantascientifici come gli erogatori di raffreddamento e i pannelli informativi. La sfida per l’hub spagnolo più trafficato è stata decisamente vinta. Nel 2006, anche il prestigioso premio Stirling, ne ha conclamato l’eccellenza per il disegno architettonico e l’uso di materiali che rispettano l’ambiente.

Farnborough Airport, REID architecture, 2006

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Creare il teatro dell’aviazione tra i vari edifici del complesso, in grado di evocare l’eleganza del volo e della tecnologia. Era questo l’intento dello studio REID che ha realizzato il progetto del piccolo aeroporto distante solo un’ ora da Londra.
L’edificio principale, quello del Terminal, copre una superficie di 4000 metri quadrati con una torre centrale alta 35 metri e ricoperta esternamente di tegole di alluminio satinate e ispirata a quelli degli aerei vintage. Gli interni sono disposti su due piani. Il secondo si presenta quasi sospeso, sopra un atrio ovale che rappresenta il cuore dell’complesso. L’atrio è luogo di incontro, di circolazione e sosta per i passeggeri. La sua natura scultorea è aperta e fluida e rende accogliente e agevole la permanenza del passeggero. Il complesso contiene anche uffici e un hangar.
Il pluripremiato edificio è stato usato come location nel nuovo film di 007 James Bond, Quantum of Solace.

Heathrow Terminal 5, Londra. Rogers Stirk Harbour, 2008

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Avanguardia, efficienza, funzionalità e sostenibilità: è questo il risultato del nuovo Terminal 5 di Heathrow, a Londra. Uno dei progetti edili più ambiziosi realizzati nel Regno Unito. La sfida è stata vinta non solo per l’ottimizzazione degli spazi dell’immensa struttura, ma anche per la dotazione tecnologica dei sistemi informatici e delle apparecchiature hardware e software.
Per ridurre l’ansia di viaggio ai 30 milioni di persone che usano il terminal ogni anno, sono stati effettuati appositi studi sul comportamento del passeggero. Il livello di stress risulta più alto durante la fase di check-in, quindi, gli spazi dedicati ai banchi di accettazione sono ampi, inondati di luce naturale, con sistemi informatici avanzati e veloci.
Rogers ha seguito criteri di sostenibilità ferrei: recupero di calore industriale per il riscaldamento dell’edificio; adozione di sistemi di rinfrescamento ad emissione zero; illuminazione a basso consumo; sensori sui nastri del ritiro bagagli che riducono la velocità in caso di scarso carico; sistemi avanzati per il risparmio di acqua e riciclo di quelle piovane. Il terminal è dotato di uno degli spazi Wi-fi più grandi del mondo che copre una superficie larga come 50 campi di calcio.
I fortunati viaggiatori di business e di prima classe possono usufruire di una delle Galleries Lounges, sei in tutto, arredate da Davies + Baron. L’illuminazione è firmata Swarowski, il bancone dello sport bar ricoperto da una foglia d’oro. C’ è anche una zona per degustazione di vini, 3 mini-cinema, un champagne bar e travel spa che cambiano il modo di vivere le attese in aeroporto.
Un’area completa di schermi al plasma e play station per bambini, con ‘Shower Pod’ per rinfrescarsi mentre si usufruisce del servizio stiratura. Tutta l’area può ospitare 2500 passeggeri ed è allestita con una collezione di arte contemporanea appositamente commissionata da British Airways. “Tee five”, come lo chiamano gli habituè, è pronto ad accogliere la nuova flotta Airbus A380 della British Airways. I nuovi giganti alati hanno una capienza di  550 passeggeri e un risparmio di carburante del 12%. La seconda e ultima fase del progetto è prevista per il 2010 in tempo per gli Olimpiadi di Londra.

Beijing, Foster & Partners, 2008

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Il nuovo Terminal 3, disegnato da Foster & Partners, è stato inaugurato per le scorse olimpiadi in Cina. Il design rimane fortemente legato al territorio: la forma del tetto dell’edificio ricorda un drago, mentre, i colori sfoggiano un rosso imperiale, un ocra e un giallo dorato per richiamare gli elementi della tradizione cinese. Il tetto, supportato da travi e pilastri tinti con ben 16 sfumature che variano dal rosso al giallo, si alza al centro creando uno spazio drammatico, simile a quello di una cattedrale, abbassandosi ai lati per dar luogo a spazi più intimi per l’imbarco.
Un milione i metri quadrati di efficienza, sostenibilità e confort, in attesa di un flusso pari a 50 milioni di passeggeri l’anno entro il 2020. Un treno automatizzato trasporta i passeggeri viaggiando a 80km l’ora da un terminal all’altro in due minuti.
Come gli altri aeroporti firmati da Foster (Stanstead di Londra e Chep Lap Kok di Hong Kong), Beijing, nonostante la sua dimensione (quasi quattro chilometri da un capo all’altro!) su tre livelli, contempla l’uso di trasparenze: enormi vetrate e skylights ottimizzano la luce naturale in ogni punto dell’edificio per consentire al passeggero di orientarsi e avere un costante riferimento su ciò che accade dentro e fuori. L’aeroporto è uno dei più sostenibili al mondo e utilizza sistemi all’avanguardia come quello della climatizzazione integrata che minimizza i consumi.

JetBlue Terminal JFK, New York, Gensler con Arup, 2008

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Design in pista per il nuovo terminal della compagnia low cost JetBlue di base all’aeroporto JFK di New York. Il nuovo edificio è ubicato dietro lo storico terminal TWA del ’62 di Eero Saarinen. JetBlue ha affidato il progetto a Gensler, esperto di airport design con più di 50 terminal nel portfolio. Realizzato nel rispetto del precedente, il progetto comprende il ripristino e la gestione del futuristicoTWA terminal, utilizzato per le fasi di accettazione dei passeggeri e collegato al nuovo. Ottimizzazione di costi e tempi è l’obiettivo principe a cui si sono ispirati i progettisti che hanno così realizzato un edificio con soffitti bassi per la riduzione delle spese di costruzione e di gestione. Per mantenere gli aerei a terra il minor tempo possibile, gli imbarchi e gli sbarchi sono effettuati in soli 30 minuti.
Gli interni, affidati allo studio statunitense Rockwell Group, si ispirano ai luoghi trafficati della grande mela come Times Square e Central Park. Il risultato è una piazza triangolare che diventa fulcro delle attività e movimento del terminal, il cosidetto “Marketplace” che ospita ristoranti, bar e sedute informali su una tribuna- stile Yankee Stadium- dove i passeggeri possono mangiare, rilassarsi, navigare gratuitamente con Wi-fi.
Gli arredi seguono criteri low cost, il design è discreto e i colori semplici: bianco e blu come quelli della JetBlue.

Al-Maktoum Airport, Dubai, 2009

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Il terminal 3, casa della compagnia di bandiera Emirates, è stato inaugurato a fine 2008, mentre, per le compagnie straniere il completamento del terminal è previsto per fine 2009. Per ridurre i tempi di atterraggio e decollo ci saranno sei piste e otto gate attrezzati per accogliere il superjumbo A380.
L’aeroporto internazionale di Al-Maktoum farà parte del  Dubai World Centre (previsto completamento 2011): il più grande sistema logistico multi-modale integrato al mondo. Al suo completamento il nuovo aeroporto sarà il più capiente del pianeta, in grado di gestire 75 milioni di passeggeri e 12 milioni di tonnellate di cargo l’anno. Boutique, giardini zen e centri commerciali, alberghi, un campo da golf e residence …ospiteranno i viaggiatori più esigenti.
Attualmente sul progetto di DWC, ci lavorano 15 000 persone.

Jeddah Int’l Airport, Rem Koolhaas / OMA previsto 2010

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Decolla il decostruttivismo con il progetto in mano all’Office for Metropolitan Architecture guidato da Rem Koolhaas. Il sito dell’aeroporto è tra le città di Jeddah e Mecca. Il progetto di Koolhaas consiste in due nuovi edifici pronti ad accogliere un maggiore volume di passeggeri in transito verso la Mecca. L’aeroporto avrà 25 gates, alcuni dotati di servizi per l’A380 superjumbo, una moschea per 80 000 fedeli e sarà collegato a Jeddah con un treno ad alta velocità.
Il progetto prevede un terminal a forma di anello, con un oasi centrale e un tetto a forma di tenda in vetroresina bianca.
La forma rende il complesso flessibile per accogliere buoni volumi di traffico e facilita il movimento al suo interno. Un edificio simile, ma più piccolo, verrà costruito a fianco per accogliere la famiglia reale saudita e i suoi ospiti.

 

 

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